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Mal di testa: l'importanza del trattamento personalizzato

06/11/2019 - Scritto da: Dott. Tommaso Cusimano

Chi non ha mai avuto un mal di testa nella vita?
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la metà degli adulti soffre di cefalea almeno una volta l’anno, arrivando a colpire fino al 75% della fascia di età tra i 18 e i 65 anni.
Le cause possono essere molteplici e determinano la prima suddivisione dei mal di testa.
Quando i sintomi derivano da altri disturbi, come traumi cranici o cervicali, alterazioni vascolari, patologie del cranio o malattie importanti, il mal di testa ha una causa specifica e viene classificato come cefalea secondaria. Contrariamente se l’unica manifestazione è il sintomo del dolore e indagini diagnostiche come Risonanza o TAC non ci aiutano ad evidenziarne l’origine lo definiamo cefalea primaria o primitiva.
I mal di testa quindi non sono tutti uguali!
Tra quelli cosiddetti primitivi la Cefalea Tensiva ha una prevalenza di circa l’80%. Ciò che la caratterizza è un dolore costrittivo a fascia, “il cerchio alla testa”, spesso bilaterale, di intensità moderata, che non presenta sintomi neurovegetativi come nausea e vomito e non si aggrava con l’attività fisica. Di frequente è accompagnata da contratture ai muscoli del collo e delle spalle e tende a colpire le categorie costrette a mantenere una posizione prolungata, come studenti, insegnanti, impiegati o simili. In altri casi non è la postura a farla da padrone ma fattori ambientali come l’essere sottoposti a ritmi di vita stressanti che possono generare ansia o depressione.
L’Emicrania fa sempre parte delle cefalee primarie, si distingue dalla Tensiva perché il dolore è più importante, colpisce un lato della testa, e si aggrava con l’attività. Quando è con Aura l’attacco può essere preceduto da alterazioni visive. Questo in parte si spiega da una maggior sensibilità nelle persone emicraniche alla stimolazione del 5 nervo cranico (trigemino) che se infiammato può causare anche nausea, vomito e sensibilità a luci, rumori e odori.
Tra le più diffuse cefalee secondarie invece abbiamo quella Cervicogenica, dove l’origine del mal di testa è cervicale e la tensione e il dolore possono arrivare a coinvolgere la zona nucale, frontale, orbitale e delle tempie.
Grazie a una valutazione neuro-muscolo-scheletrica specifica, il fisioterapista specializzato in terapia manuale ed esercizi per cefalee aiuta a supportare la gestione ed i problemi legati al mal di testa integrandosi con le eventuali terapie già in atto.
Dopo la prima visita il percorso prevede la programmazione di un piano fisioterapico ed un monitoraggio nei mesi successivi alla terapia. L’approccio basato sulle recenti evidenze scientifiche internazionali è in grado di ridurre buona parte degli stimoli irritativi che rispondono alla sensazione di dolore e alla irritabilità del sistema nervoso diminuendo frequenza, durata e intensità degli attacchi del mal di testa. Questo consente anche di limitare il rischio di cronicizzazione e la resistenza ai farmaci.

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