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Smart Working: qual è la postura corretta?

10/04/2021 - Scritto da: Dott. Tommaso Cusimano

Se è vero che per molti di noi lo smart working non rappresenta una novità professionale, è anche vero che tanti altri si sono ritrovati ad averci a che fare di punto in bianco.

Questo periodo ha visto aumentare tanto le persone che lavorano da remoto quanto i ragazzi che sperimentano la didattica a distanza (DAD).

Con il mantenimento della posizione seduta davanti al PC molti di noi si saranno accorti della comparsa di nuovi dolori ad essa associati.

La domanda sorge spontanea: esiste una postura corretta quando si lavora seduti? E se si quale?

La risposta potrebbe sorprendere alcuni e non mettere d’accordo tutti ma in un certo senso possiamo dire rappresenti una buona notizia!

Non esiste una postura corretta da seduti, come non esiste quella scorretta, e quella che assumete voi quando lavorate in smart working non è necessariamente il motivo dei vostri dolori.

Stare gobbi, con la testa un pò in avanti o le gambe accavallate non è meglio di stare dritti, con la schiena appoggiata e i piedi pari. Il nostro corpo nasce per muoversi e a lui non interessa come siamo posizionati nello spazio (per noi bene o male), interessa solo che quella posizione non venga mantenuta a lungo.

Di base la miglior strategia è quindi cambiare la vostra seduta più frequentemente.

Un’idea potrebbe essere trovare delle scuse che ci obblighino ad alzarci frequentemente come ad esempio posizionare le cose di cui necessitiamo (bicchiere d’acqua, cellulare, ..) lontani dalla postazione di lavoro o di studio.

È necessario integrare questo stratagemma con esercizi specifici di mobilità cervicale e dorsale, stretching dell’avambraccio e detensione dei muscoli del torace che siano di facile apprendimento ed esecuzione e che richiedano l’impegno solo di pochi minuti ogni ora.

Pur non esistendo una tipologia di postura seduta corretta è utile riconoscere che esiste un’ergonomia consigliata.

Alcuni accorgimenti ci permettono di mantenere meglio il nostro baricentro, scaricare meglio il peso sulla colonna vertebrale e affaticare meno i muscoli. Ovviamente anche questi espedienti se mantenuti a lungo provocheranno dolori, retrazioni e contratture.

Consigli efficaci sono quindi evitare di lavorare dal divano, appoggiare i gomiti sulla scrivania e regolare l’inclinazione del PC (tastiera bassa e schermo all’altezza del nostro sguardo); il più delle volte risolvibili utilizzando una sedia regolabile o qualche cuscino in più su cui sedersi!

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